Parmenide di Elea

Filosofo della natura nel V sec. a.C.


Il carro e i cavalli di Apollo


La musica di Apollo. Da Milo Metà circa VII secolo a.C.

L°(n+1) = L°(n) + n/m*30°
Sull'arco lento del percorso solare
n/m = al rapporto di un intervallo musicale

L°(n+1) = L°(n) + 30°
Sull'arco veloce del percorso solare

Carro = L°(n)
Cavalle = DL°

To + 3* 117*117 mesi =
To(greco) - (3+5) mesi da
Petrone

Via della demone = meridiano del luogo
Il cuore immobile della verità ben rotonda
Il rapporto diametro e circonferenza
La proiezione dal polo sud dell'eclittica sul piano dell'eclittica della sfera celeste:

L'EON di Parmenide!

Fr,8,29:Rimanendo il medesimo e in se stesso, secondo se stesso giace!


Metacomunicazione dei dati
1 Cavalle - - - - - - -
4 - - - - - - - Cavalle
21 - - - - - - - Cavalle
25 Cavalle - - - - - - -

DM = 4-1,21-4,25-21 mesi

To(greco) + 3,17,4 mesi= Plenilunio di
primavera del 510 a.C. L° = 0°

235 sono i mesi del ciclo dedicato alla dèa Athena

To + 4*117*117 - 2061 + 235 =
To(greco) + 3,17,35 mesi

Eclisse lunare all'equinozio
di autunno del 508 a.C. L° = P°
Controlla con il programma di
Calcolo


Cielo di Velia al sorgere del sole il 27,9,508 a.C.

To(greco) + 3,17,17.5 mesi: Eclisse solare totale
a Velia nel 509 a.C. P° = 0°
Apparizione di Eros. Fr.143 K
(L'occhio del Toro, Adelbaran)
durante la fase massima dell'eclisse


Vaso miceneo XII-XI sec. a.C. Camiro (Rodi)

Ciclo di Eros: 1767 anni = 21780.5 mesi
To + 21780.5 mesi = Novilunio con L° di Adelbaran = 0°

To della tradizione letteraria classica

I Fedeli d'AmoreLa tradizione dei poeti latini

Proemio, Fr.1,1-32


Fonte: SEXT, adv. math. VII, 111 ss. Trad. G.Ferrero

    Cavalle (v.1) ,quelle che mi portano fin dove giunge lo slancio dell'animo.
    eran con me, dopo che mi spinsero sulla molto famosa via
    della demone
    , che per ogni luogo abitato porta l'uomo che sa.



    Per quella via mi slanciavo; per di là infatti mi portavano le molto palesanti cavalle (v.4)
    che il carro trascivanano, mentre fanciulle precedevano sulla via.
    L'asse nei mozzi mandava il suono di siringa,
    ardente, - era infatti incalzato da due ben tornite
    ruote da una parte e dall'altra - quando s'affrettavano ad accompagnare
    solari fanciulle , avendo abbandonato la casa della notte,
    verso l'oriente, dopo essersi strappate con le mani i veli dal capo,
    dove ci sono le porte dei cammini della notte e del dì.
    E le delimita da una parte e dall'altra un'architrave con un limitare di pietra;
    ma le medesime viste nell'etere sono fornite di grandi battenti,
    di cui Dike che molto punisce possiede i chiavitelli che si alternano.
    Quella le seducenti fanciulle con soavi rapporti
    all'istante persuasero di sfilare per loro
    rapidamente la stanga dei chiavistelli dalla porta; dei battenti
    un'ampia apertura fecero volteggiando, le bronzee
    tavole girevoli avendo fatto ruotare in su e in giù,
    fissate con chiodi e con fibbie; qui dunque per le medesime porte
    le fanciulle direttamente guidavano lungo la via carro e cavalle (v.21).

    E la dea benevola mi accolse, con la mano destra
    la mia destra prese, e così rivolgendomi la parola disse:
    O giovane, degno compagno di aurighe immortali,
    che, grazie alle cavalle (v.25) che ti portano, giungi alla nostra casa,
    salve! poiché non una Moira avversa ti ha mandato a percorrere per primo
    questa strada, - essa è infatti lontana da quella battuta dagli uomini -
    ma Themis e Dike. È necessario dunque che tu tutto apprenda,
    sia il cuore immobile della verità ben rotonda,
    sia le opinioni dei mortali, nelle quali non c'è vera certezza;
    ma anche questo apprenderai, come sia necessario che le cose che appaiono
    sembrino essere tutte circolanti (= sembrino tutte muoversi in cerchio) per l'universo.









Tempio maggiore a Velia










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